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Per le strade dell'Avana

Esco di casa. Pedalo faticosamente la mia bicicletta arrugginita a una marcia sola, marca Flying Pigeon - piccione volante - lungo le dritte e collinose strade della capitale cubana. Sono spensierato, l’unica preoccupazione quella di riuscire ad arrivare all’università non troppo sudato e non bucare la gomma incredibilmente liscia, come di consueto accade. Fa un caldo umido. Pedalo incurante; attraverso incroci, osservo il viavai mattutino di chi va al lavoro, chi bighellona, chi fa da mangiare, bimbi che scorrazzano in vecchi cortili malridotti, cani rognosi che si rincorrono, uomini di mezz’età con baffi prominenti ed a petto nudo che fumano un sigaro, o semplicemente stanno seduti ad aspettare gli eventi del giorno, incuranti. Pedalo mentre il sole mattutino si alza e colora le facciate di case coloniali malridotte. Che bella la vita altrove, penso. Che gradevoli i suoi ricordi.

Caracas, Venezuela

A casa di qualcuno

La villa in collina è di un tipo importante, ma non mi viene svelato chi. Fabrizio Patassa il fotografo di Boretto mi presenta come il suo assistente. Che farsa sa essere la vita di alcuni a volte. Faccio conoscenza di registi, modelle, produttori. Ci si prepara per un servizio fotorafico. Fabrizio mi insegna che nella vita il segreto è sapere atteggiarsi e si puo essere chiunque. Mi comporto come se fossi del mestiere, e mi rendo subito conto della verità delle sue parole. Sembra davvero che, almeno in Venezuela, puoi passare per chiunque davvero, basta che tieni bene la parte. Ci provo con tutte le mie forze, più per non deludere lui che per una questione di ego. Parlo male lo spagnolo ma mi difendo, non mi lascio scoraggiare dai discorsi del gruppo. Ho i capelli lunghi e 23 anni, e sono ancora spaesato ma la vita ha finalmente iniziato a portarmi con se. E gliene sono infinitamente grato, è un’emozione bellissima. Mi sento libero, e mi sento importante quando le luci si spengono, i riflettori si accendono, ed io manovro gli specchi luce. Fantastica la carriera del fotografo, penso.

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